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Slide Pubblicazioni Scientifiche

Pubblicazioni Scientifiche

Caso clinico di riabilitazione totale al mascellare superiore con protocollo di chirurgia guidata e carico immediato

Written by feRKzzCTo0 on . Posted in Chirurgia Guidata, Fabio Lo Meo, Gs – Guided Surgery, Pubblicazioni Scientifiche

Caso clinico di riabilitazione totale al mascellare superiore con protocollo di chirurgia guidata e carico immediato

Dr. Fabio Lo Meo

Introduzione
Sempre più al giorno d’oggi le moderne tecniche chirurgiche si orientano verso protocolli semplificati e mini invasivi, volti ad offrire ai pazienti trattamenti più efficaci, altamente predicibili e con tempi di trattamento ridotti. Inoltre tale approccio rende i trattamenti meglio tollerati, più veloci, con decorsi postoperatori più confortevoli e costi ridotti. Anche la chirurgia implantare si allinea con tale tendenza generale, ed uno degli esempi più fulgidi ed eclatanti ne è la Chirurgia Computer Assistita, detta più semplicemente e forse impropriamente, Chirurgia Guidata.

Dentista Michael Weiland: un’ottima cura per me!

Written by feRKzzCTo0 on . Posted in Chirurgia Guidata, Implantologia Convenzionale, Mini Impianti, Pubblicazioni Scientifiche, Rigenerazione Ossea

Magazine PIP • Practical implantology and implant prosthetics • 08 Giugno 2022

Dentista Michael Weiland: un’ottima cura per me!

Fin tempi di carenza di manodopera qualificata e di una fondamentale mancanza di personale, la prima cosa che molti perdono sono i servizi che un tempo erano considerati così essenziali. Ma più un pezzo di hardware è intercambiabile e le battaglie sugli sconti vogliono essere evitate, più un’azienda si distingue dal cliente con i tanti piccoli aiuti gratuiti.
Intervista al dentista Michael Weiland e al suo team


pip: Come è nato il tuo primo contatto con il produttore di impianti C-Tech e il signor Lütfü Agic?
Michael Weiland: Conosco il signor Agic da molto tempo, da più di dieci anni. Quattro anni fa ho creato il mio studio privato, ma all’inizio avevo troppo a che fare con la sua gestione. Allo stesso tempo, all’interno della nostra famiglia stavano accadendo molte cose – come è alla nostra età, succede spesso del tutto . Ecco perché all’inizio non mi occupavo di implantologia e all’inizio fornivo solo protesi. Tuttavia, il contatto con il signor Agic non è mai stato perso, soprattutto perché il mio interesse di base ha continuato a esistere. Il Sig. Agic ha poi richiamato la mia attenzione sull’ulteriore formazione presso la clinica municipale con il Prof. Anton Dunsche.

pip: Cosa è particolarmente importante per te in un evento di formazione?
Michael Weiland: Tutti parlano sempre di “messaggi da portare a casa”, ed è proprio di questo che si tratta. Mi piacerebbe imparare qualcosa che posso usare nella mia pratica quotidiana in un periodo relativamente breve. Oltre alla teoria, che puoi documentare o acquisire attraverso un evento online, per me è importante avere l’opportunità di provare e praticare tecniche da solo, preferibilmente con un tutor al tuo fianco che ti possa mostrare trucchi e suggerimenti. Si tratta di ottenere più sicurezza per me nella mia pratica. Il primo corso con il Prof. Dunsche è stato semplicemente super organizzato, abbiamo appreso la teoria, ma anche molta pratica con esercizi sulla mascella del maiale e in seguito l’opportunità di assistere lo stesso Professore con interventi chirurgici.

pip: Quindi non si è fermato a questo evento?
Michael Weiland: No, in seguito mi è stata data l’opportunità di frequentare un corso di quattro giorni a Palermo, in Italia. Fanno le cose in modo leggermente diverso lì, con grande calore umano e in un contesto ambientale pittoresco. Tutto era molto ben organizzato, abbiamo anche avuto due traduttori al nostro fianco, quindi non ci sono stati problemi nemmeno sotto questo punto di vista. Per due giorni siamo stati introdotti al sistema C-Tech e a varie tecniche chirurgiche, e abbiamo potuto utilizzare il terzo e il quarto giorno in modo molto intenso per esercitazioni pratiche e trattamenti direttamente sul paziente. I due relatori di grande esperienza hanno anche supervisionato questa parte e si sono occupati personalmente di situazioni più complesse, cosa che forse non avrei mai voluto fare da solo nella mia pratica, ma che è stato emozionante da guardare. Ma ho anche imparato un numero enorme di nuove tecniche per le mie aree di applicazione e sono stato in grado di praticarle in modo tale che ora mi sento al sicuro con loro. Dopotutto, voglio offrire ai miei pazienti lo ‘stato dell’arte’ dell’implantologia di oggi.



pip:
Quanto è importante per te il supporto fornito da Mr. Agic?
Michael Weiland: Lavoriamo direttamente con e sulle persone, e personalmente preferisco essere visto anche io come persona. Il signor Agic non ha mai promesso troppo, è sempre disponibile e realizza le mie richieste in maniera incredibilmente rapida, anche se lo raggiungo mentre è in viaggio di lavoro. Ricevo prontamente tutte le informazioni importanti e in Mr. Agic ho un buon partner per lo scambio di idee, allo stesso tempo non mi sento mai sotto pressione. A volte penso che il mio tempo sia più importante per il signor Agic del suo, e posso sentirlo attraverso questo ottimo servizio.

Riabilitazione della mandibola mediante intervento di implantologia immediata e restauro immediato

Written by feRKzzCTo0 on . Posted in Catarina G. Rodrigues, Chirurgia Guidata, El – Esthetic Line, Gs – Guided Surgery, Implantologia Convenzionale, Manuel D. Marques, Mua, Pubblicazioni Scientifiche

Magazine PIP • Pratica implantare e protesi implantare • Agosto 2022 | Issue 4′

Riabilitazione della mandibola mediante intervento di implantologia immediata e restauro immediato

Catarina G. Rodrigues, DDS, MSc – Manuel D. Marques, DDS – Raquel Bandeira, CDT

Il successo di qualsiasi trattamento odontoiatrico complesso dipende da una corretta diagnosi e dalla pianificazione del trattamento. La pianificazione digitale del trattamento, la pianificazione protesica a ritroso e la chirurgia implantare guidata possono contribuire a migliorare i tassi di successo e la prevedibilità di riabilitazioni complesse. Le informazioni 3D sull’anatomia ossea ottenute con la tomografia digitale volumetrica (DVT) del paziente costituiscono la base per una pianificazione efficace del trattamento.

1. Vista frontale con occlusione centrica preoperatoria.
2. Primo piano preoperatorio del sorriso della paziente.
3. Dati di immagine per la scansione intraorale preoperatoria.
4. Simulazione virtuale della ricostruzione protesica con software CAD 2D (Smile Cloud Biometrics; ADN3D Bioetch SRL).
5. Pianificazione virtuale della forma e della posizione dei denti anteriori in base ai criteri di misurazione …
6. … dell’estetica bianca e rosa pianificata con il design 2D Facial Smile.

PROCEDURA
I dati DVT vengono importati ed elaborati per mezzo di un corrispondente software per pianificare le posizioni degli impianti. I dati di pianificazione vengono quindi utilizzati per progettare virtualmente la dima di foratura per l’inserimento guidato degli impianti che viene successivamente stampata in 3D e utilizzata per il posizionamento ottimale degli impianti. L’utilizzo di un software CAD dentale 2D consente di sviluppare un disegno digitale del sorriso basato sulla forma del viso. Questi dati bidimensionali possono poi essere importati in un software CAD 3D per progettare mock up 3D e restauri provvisori immediati.

Vantaggi del caricamento immediato
Il caricamento immediato di protesi supportate da impianti è un’opzione di trattamento prevedibile nel restauro della mascella edentula, in quanto può contribuire alla conservazione dei tessuti molli e duri perimplantari e consentire un rapido ripristino del paziente da un punto di vista estetico e funzionale. I vantaggi importanti dell’utilizzo di tecnologie digitali per la pianificazione e l’esecuzione dell’inserimento degli impianti e del restauro provvisorio sono la maggiore accuratezza e precisione della riabilitazione complessiva, la bassa invasività e il modellamento ottimale dei tessuti molli da parte della protesi provvisoria.


7. Vista frontale del modello stampato in 3D creato dal wax-up diagnostico.
8. Vista frontale del mock up preoperatorio dopo il trasferimento alla paziente per verificare la pianificazione del design del sorriso facciale 2D.
9. Sovrapposizione dei dati STL della scansione intraorale preoperatoria con i dati DVT nel software di pianificazione (RealGUIDE, 3DIEMME).
10. Pianificazione digitale degli impianti in base alla situazione anatomica e al restauro protesico precedentemente pianificato.
11. Una volta determinate le posizioni definitive dell’impianto, queste sono state trasferite nel disegno della dima di foratura.
12. Pianificazione delle posizioni implantari.
13. Regolazione della dima di foratura sul modello.
14. Estrazione delicata dei denti ormai irrecuperabili per preservare le dimensioni dei tessuti duri e molli.

Caso del paziente
La paziente di 40 anni si è presentata nel nostro studio dentistico lamentando, in particolare, difficoltà nella masticazione e un aspetto estetico compromesso nella regione anteriore mascellare (Figg. 1 e 2). L’esame clinico e radiografico ha rivelato una situazione di lacuna interdentale bilaterale nella regione posteriore mascellare. Oltre a una frattura del dente 13 a livello gengivale, sono state diagnosticate otturazioni in amalgama e composito insufficienti nonché difetti cariosi. Inoltre, sono stati riscontrati un aumento delle profondità di sondaggio e una perdita ossea orizzontale generalizzata, visibile radiograficamente. Dopo una diagnosi completa, è stato deciso, in accordo con la paziente, di procedere con l’estrazione di tutti i denti anteriori e posteriori superiori ormai irrecuperabili, con l’intervento di implantologia immediata di un totale di otto impianti e con il restauro provvisorio immediato con protesi avvitate in polimetilmetacrilato (PMMA). Per la diagnosi preoperatoria sono state eseguite scansioni intraorali (Fig. 3), una DVT e foto intraorali ed extraorali (Fig. 4). Inoltre, è stato creato un disegno digitale del sorriso facciale in 2D per consentire la pianificazione della posizione, della forma e delle dimensioni dei denti per la futura protesi provvisoria (Figg. 5 e 6).

È stato quindi creato un wax-up diagnostico digitale utilizzando un software CAD 3D ed è stato trasferito su un modello corrispondente utilizzando la stampa 3D (Fig. 7). Sulla base del modello, è stato creato un indice in silicone per consentire il trasferimento dei restauri di prova in resina acrilica alla situazione della paziente e la pianificazione del sorriso in 2D nella bocca della paziente mediante un mock up (Fig. 8). Dopo aver regolato e adattato la forma e l’estetica dei denti anteriori, tutti i dati tridimensionali (DVT, scansione intraorale preoperatoria e mock up 3D) sono stati importati nel software (Fig. 9) e utilizzati per pianificare la posizione dell’impianto e realizzare la dima di foratura (Figg. 10-12). Nel caso della paziente in questione, è stato pianificato un inserimento implantare quasi completamente navigato. Nella dima di foratura sono stati quindi integrati speciali manicotti di guida adattati al sistema implantare (Fig. 13).

La dima di foratura è stata stabilizzata con un supporto dentale sui denti 16, 12, 22, 26 e 27 e con due viti ossee palatali per le quali sono stati integrati due canali per le viti nella dima di foratura. La preparazione implantare è stata inizialmente navigata completamente nelle cavità estrattive dei denti 13, 11, 21, 23 senza apertura e nelle regioni 15 e 25 con la formazione di un lembo mucoperiosteo. Dopo l’inserimento dei sei impianti standard nella regione anteriore, la dima di foratura è stata rimossa, seguita dall’estrazione dei denti 16, 12, 22, 26 e 27 (Figg. 14-25). Il posizionamento dei due impianti corti è stato eseguito a mano libera nelle regioni 16 e 26 dopo la rimozione dei denti posteriori. Tutte le preparazioni implantari sono state eseguite secondo il protocollo di fresatura raccomandato dal produttore. La protesi provvisoria (Fig. 26) è stata avvitata sui sei impianti anteriori tramite abutment e caricata immediatamente (Fig. 27). È stata eseguita una radiografia post-operatoria (Fig. 28). La paziente è molto soddisfatta del nuovo restauro, sia dal punto di vista estetico che funzionale (Figg. 29-31).

15. I denti 12 e 22 sono stati inizialmente lasciati in sede per stabilizzare la dima di foratura.
16. Un lembo a tutto spessore è stato mobilizzato vestibolarmente nella regione premolare dei quadranti per aumentare lo spessore del tessuto molle.
17. Controllo dell’adattamento intraorale e della stabilità della dima di foratura.
18. Stabilizzazione aggiuntiva della dima di foratura mediante viti di fissaggio palatali.
19. Fresatura implantare guidata da dima con la fresa C-Guide…
20. … per gli impianti C-Tech (C-Tech Implant, Bologna).
21. Inserimento di impianti guidati da dima (impianti Esthetic Line, impianti C-Tech).
22. Visione occlusale dopo l’inserimento dei sei impianti anteriori completamente navigati.
23. Controllo: Le marcature sul perno di trasferimento corrispondono ai manicotti della guida chirurgica.


24. Vista occlusale della posizione finale dell’impianto in direzione apicocoronale (posizionamento sottocrestale degli impianti!).
25. Posizionamento degli abutment Multi Unit.
26. Protesi provvisoria in PMMA.
27. Situazione dopo l’inserimento della protesi provvisoria con buone condizioni post-operatorie dei tessuti molli.
28. Radiografia panoramica di controllo postoperatoria.
29. Situazione intraorale una settimana dopo l’intervento con …
30. … guarigione senza complicazioni e buone condizioni dei tessuti molli.
31. Confronto della situazione della paziente prima (sinistra) e una settimana dopo l’intervento (destra).

Alta qualità di impianti con sistema C-Tech.

Written by feRKzzCTo0 on . Posted in Chirurgia Guidata, El – Esthetic Line, Implantologia Convenzionale, Mini Impianti, Nd – Narrow Diameter, Pubblicazioni Scientifiche, Rigenerazione Ossea

Magazine PIP • Practical implantology and implant prosthetics • Novembre 2019

Alta qualità di impianti con sistema C-Tech.

Full Smile, sotto la direzione di Lütfü Agic, proprietario di attività commerciali conosciuto nel mondo dell’implantologia, fornisce consigli a proposito di un assortimento di alta qualità di impianti con sistema C-Tech, materiali biologici come Bioteck e strumenti e dispositivi dentali e chirurgici di devemed. Come si impone una realtà così piccola in tempi di global player sempre più grandi nel mondo dell’odontoiatria e per quale motivo un dentista dovrebbe cercare qui una collaborazione? pip lo ha voluto scoprire in un’intervista con il Dr. Stefan Grümer, M.Sc., che gestisce con alcuni colleghi un grande studio odontoiatrico in Theaterstraße ad Aquisgrana.

pip: Con un partner così piccolo come Full Smile non perde un po’ il legame con gli sviluppi e le tendenze internazionali?
Dr. Grümer: Tutto può succedere con queste tendenze internazionali. Noi, qui in Theaterstraße ad Aquisgrana, siamo uno studio con un’offerta di servizi impressionante e al passo coi tempi, soprattutto nel campo dell’odontoiatria restaurativa ed estetica. Dalla diagnostica 3D e diagnosi funzionale computerizzata, fino all’odontoiatria con tecnologia laser, ci serviamo delle procedure terapeutiche più moderne e anche particolarmente delicate e meglio tollerabili per i pazienti. Allo stesso modo, investiamo molto in misure di formazione continua e aggiornamento, affinché la nostra gamma di servizi continui a stare al passo con le innovazioni in campo scientifico e dal punto di vista della ricerca. Nel fare questo, però, non dobbiamo rincorrere tutte le false innovazioni. Ancora più importante per noi è mantenere una certa coesione tra i nostri partner commerciali specializzati, poiché così come tra noi e i nostri pazienti, anche la collaborazione tra noi e i produttori di dispositivi medici è una questione importante in termini di fiducia. Quello che mi infastidisce in tutto ciò è soltanto dover interagire ogni due mesi con un nuovo interlocutore, che non conosce né me né la mia filosofia terapeutica e nemmeno sa sulla base di quali esperienze possa costruire qui da me e che cosa potrebbe eventualmente di fatto arricchirmi e interessarmi. Dal 2013 dirigo il primo studio accademico di formazione a livello nazionale in collaborazione con l’Università Tecnica di Aquisgrana, un’accademia internazionale con molti progetti di ricerca importanti all’estero, soprattutto nel campo dell’implantologia e dell’odontoiatria con tecnologia laser. Dai nostri partner esigiamo un livello di consulenza e un portfolio di un certo livello.

pip: Che cosa, del sistema di impianto C-Tech, l’ha convinta in modo particolare?
Dr. Grümer: Come clinica odontoiatrica, per nostra natura lavoriamo con sistemi di diverso tipo. Personalmente, però, ammiro particolarmente il sistema di impianto C-Tech per via delle sue caratteristiche sistemiche. É un sistema completamente sviluppato dal punto di vista tecnico, che offre la possibilità di operare con diversi diametri e diverse lunghezze di impianto per tutte le indicazioni più comuni, fino al design speciale come i mini impianti monopezzo per spazi stretti, spalla dell’impianto o radicamento di protesi. C-Tech ci consente di avere una stabilità primaria molto alta ed è facilmente maneggevole, ed è perciò un processo che si adatta perfettamente all’utilizzo quotidiano. Anche da noi, tuttavia, le esigenze estetiche dei pazienti sono cresciute notevolmente. C-Tech offre con EL, Esthetic Line, un design speciale per far fronte a queste sfide particolarmente impegnative. Raffinatezze come l’impianto platform switching, una filettatura apicale applicata con un margine di tolleranza, la connessione conica con vite e il concetto estetico concavo, assicurano una buona stabilità, garantendo allo stesso tempo una perfetta formazione dei tessuti circostanti. Nonostante l’ampio margine di gestione della protesi, il sistema non è per nulla difficile da applicare, solo la connessione protesica è identica agli altri diametri degli impianti della serie. Per cavarsela, è quindi sufficiente una strumentazione semplice da gestire. Trovo inoltre divertente un nuovo servizio di Full Smile, che non avevo ancora visto da nessun’altra parte: Come dentista, posso cercare tramite Full Smile un qualsiasi prodotto e, se risulta efficace, pago comunque lo stesso prezzo di listino del catalogo!

pip: Come funzionano il servizio di assistenza e l’accessibilità? Come può un’azienda così piccola competere con imprese attrezzate in modo completamente diverso, anche solo dal punto di vista del personale?
Dr. Grümer: In realtà a volte ci poniamo la famosa domanda, ovvero quante volte si sia fatto clonare il Sig. Agic. É davvero sempre in giro e viene anche spesso a trovarci, per un nuovo scambio di opinioni o per prepararci su una nuova tecnica. Raggiungiamo però sempre qualcuno in ufficio o veniamo richiamati nel giro di pochissimo tempo e, sempre nel giro di pochissimo tempo, viene presa in carico la nostra esigenza, inviata una spedizione o trovata una risposta ad una domanda tecnica. In altre aziende, davvero, a volte mi è capitato di impiegare molto più tempo in un qualche loop telefonico con messaggi automatici prima di riuscire a parlare con una persona. Con la consulenza individuale, i tempi di consegna garantiti e i corsi di formazione pratici, Full Smile è per noi un partner professionale nel campo dell’implantologia dentale, parodontologia e chirurgia. pip: Grazie mille, Dr. Grümer, per questa intervista.

 

Ricostruzione completa dell’arcata mediante chirurgia guidata e carico immediato. Studio clinico su 12 pazienti con 1 anno di follow-up

Written by feRKzzCTo0 on . Posted in Chirurgia Guidata, El – Esthetic Line, Gs – Guided Surgery, Henriette Lerner, Implantologia Convenzionale, Nd – Narrow Diameter, Pubblicazioni Scientifiche, Robert Sader, Shahram Ghanaati, Uli Hauschild

Henriette Lerner, Uli Hauschild, Robert Sader & Shahram Ghanaati

Abstract – Introduzione
La chirurgia implantare guidata è considerata una procedura sicura e minimamente invasiva senza lembo. Tuttavia, la chirurgia guidata senza lembo, il posizionamento dell’impianto negli alveoli post-estrattivi e il carico immediato di ricostruzioni fisse ad arcata completa senza gengiva artificiale non sono ancora valutati in modo approfondito. L’obiettivo del presente studio clinico retrospettivo era documentare la sopravvivenza e il successo delle ricostruzioni fisse ad arcata completa senza gengiva artificiale, ottenute mediante la chirurgia guidata e il carico immediato di impianti inseriti anche in alveoli estrattivi recenti.

Webinar | Pianificazione digitale e chirurgia guidata: flusso di lavoro e suggerimenti per eseguirle al meglio

Written by feRKzzCTo0 on . Posted in Chirurgia Guidata, Gs – Guided Surgery, Luigi Ciacci, Pubblicazioni Scientifiche

Dental Tribune Magazine • Webinar • 6 Luglio 2020

Webinar | Pianificazione digitale e chirurgia guidata: flusso di lavoro e suggerimenti per eseguirle al meglio

by Dott. Luigi Ciacci, Odontoiatra presso l’omonima clinica, esperto in chirurgia guidata

Contenuto del webinar
Il successo di una riabilitazione implantare dipende da una corretta diagnosi che porta alla formulazione di un corretto piano di terapia. La moderna odontoiatria dipende da una diagnostica completa e da un’accurata programmazione ed organizzazione del piano terapeutico deciso. La chirurgia guidata prevede un flusso di lavoro di ingegneria inversa: si stabilisce prima la riabilitazione protesica, quindi la posizione ideale degli impianti dentali secondo quel restauro.

La pianificazione digitale e la conseguente chirurgia guidata basata su dati radiografici tridimensionali e registrazioni digitali della cavità orale, ci forniscono informazioni preziose per consentire di “ripetere” il più fedelmente possibile il piano di cura che abbiamo stabilito, nel rispetto delle strutture anatomiche e alla topografia del paziente, per ottenere un successo dal punto di vista funzionale, estetico, biologico ed economico a lungo termine.

La chirurgia guidata è stata introdotta nei primi anni 2000 e da allora ha subito molte modifiche e progressi. Rimane comunque una tecnica avanzata di posizionamento degli impianti dove è richiesta una discreta esperienza dell’operatore e del suo team nonché di un certo investimento economico e di tempo per apprendere e padroneggiare le tecniche ed i flussi di lavoro.

Leggi l’articolo completo sulla rivista Dental Tribune
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Per accedere al webinar è necessaria la registrazione a questo link.

Obiettivi
Scopo di questo webinar è comprendere il flusso di lavoro dalla pianificazione digitale sino alla chirurgia guidata, conoscendo i passaggi fondamentali e la strumentazione necessaria per effettuarli. Essere informati su quali siano i vantaggi e l’affidabilità e quindi comprendere l’origine dei potenziali errori.

Webinar | Trattamento dei pazienti con arcate totalmente edentule: applicazioni cliniche dei mini impianti.

Written by feRKzzCTo0 on . Posted in Aldo De Blasi, Implantologia Convenzionale, Mini Impianti, Pubblicazioni Scientifiche, Sd-Mb – Monoblock - Small Diameter

Dental Tribune Magazine • Webinar • 11 Maggio 2020

Webinar | Trattamento dei pazienti con arcate totalmente edentule: applicazioni cliniche dei mini impianti.

by Dott. Aldo De Blasi, esperto relatore di conferenze nazionali sull’implanto-protesi nel paziente anziano e mini impianti dentali.

Abstract
I mini impianti sono una valida alternativa agli impianti tradizionali per stabilizzare le riabilitazioni di arcate edentule. I pazienti portatori di protesi totali possono beneficiare di tale tecnica che, con un approccio mini invasivo, permette di stabilizzarle con un singolo intervento anche in condizioni ossee anatomicamente sfavorevoli. Tra i vantaggi vi sono: una ridotta sintomatologia post operatoria, una terapia dai costi contenuti e la possibilità di utilizzare il manufatto protesico preesistente. L’obiettivo del seminario sono: conoscere meglio una soluzione terapeutica conveniente; imparare una tecnica implantare semplice e minimamente invasiva; scoprire un nuovo strumento per la stabilizzazione della protesi totale attraverso la selezione del paziente candidato alla riabilitazione con mini impianti.

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Contenuto del webinar
In questa presentazione viene descritto l’utilizzo dei mini impianti come dispositivo di ancoraggio di una protesi totale al fine di conferire maggiore stabilità e ritenzione. Viene mostrata una tecnica semplice, veloce, conveniente e a ridotta invasività, che permette di ottenere in un unico appuntamento un’efficace stabilizzazione del manufatto protesico mobile del paziente. Laddove la protesi mobile è la soluzione terapeutica al problema dell’edentulia, i mini impianti posso fornire ulteriore comfort e benessere. Infine, attraverso l’esposizione di alcuni casi clinici, viene mostrato l’utilizzo di questi impianti dal diametro ridotto, viene spiegato come selezionare il paziente ideale e come programmare il caso clinico.

Obiettivi formativi
• Imparare una tecnica implantare semplice e minimamente invasiva
• Conoscere una soluzione riabilitativa conveniente
• Scoprire un nuovo strumento per la riabilitazione del paziente

La passione Italiana per la precisione Tedesca

Written by feRKzzCTo0 on . Posted in Chirurgia Guidata, El – Esthetic Line, Implantologia Convenzionale, Mini Impianti, Nd – Narrow Diameter, Pubblicazioni Scientifiche, Rigenerazione Ossea, Sd-Mb – Monoblock - Small Diameter

Magazine PIP • Practical implantology and implant prosthetics • Agosto 2018

La passione Italiana per la precisione Tedesca

Visitando il centro produttivo C-Tech, con ben 25 macchine CNC, entrerete a contatto anche con la “Mercedes” delle tecnologie di produzione la Swiss Tornos, una macchina a 5 assi, alla quale è esclusivamente affidato il compito di produrre i Mini impianti dentali. C-Tech, al momento è il più grande produttore a livello europeo di questa tipologia di Impianti. I mini impianti, molto popolari, sono un’opzione minimamente invasiva per la realizzazione di protesi immediate, ad oggi una delle alternative più ricercate per una veloce, buona e funzionale soluzione per i pazienti in età avanzata.

Sempre nel centro produttivo C-Tech si trova la Willemin Macodell (la Rolls Royce delle macchine CNC) che è dotata di 48 lame. Capace di cambiare utensile in 1.4 secondi e in più può lavorare su qualsiasi asse possibile, incluso per la produzione di monconi angolati. C-Tech è stata una delle prime aziende a passare all’utilizzo di macchine computerizzate con un sistema di raffreddamento per gli utensili a bio-lubrificanti miscibili con acqua. L’olio vegetale è inodore, migliora la lavorazione ed ha un raggio di applicazione più ampio rispetto ai prodotti dell’olio minerale. “Nonostante sottoponiamo le parti finite ad intesti cicli di pulizia, è sempre un fattore di rischio in meno” commenta Agic Lütfü in merito ai recenti studi dell’Università di Colonia dove la superficie dell’impianto C-Tech è stata considerata una delle poche superfici implantari sul mercato dentale ad essere esemplare.

Fattori di successo per i trattamenti con mini impianti e relativa importanza nella pratica. Studio prospettico di casi di pazienti nel corso di un anno

Written by feRKzzCTo0 on . Posted in Henriette Lerner, Implantologia Convenzionale, Mini Impianti, Pubblicazioni Scientifiche, Sd-Mb – Monoblock - Small Diameter

Pratica implantare e protesi su impianti | pip 4 | 2010

Fattori di successo per i trattamenti con mini impianti e relativa importanza nella pratica. Studio prospettico di casi di pazienti nel corso di un anno

Bibliografia degli autori: Henriette Lerner, Ady Palti

Il successo clinico dei mini impianti dipende da vari parametri interconnessi. Scopo del presente studio è determinare l’esistenza di una correlazione tra il diametro degli impianti inseriti e la stabilità primaria. In tal senso, sono state altresì considerate diverse densità ossee a seconda del paziente trattato. Sono state inoltre documentate l’osteointegrazione e la profondità delle eventuali tasche perimplantari per un periodo di un anno dopo l’impianto. È stata infine determinata l’influenza del diametro dell’impianto e del tipo di abutment sul tasso di successo.

Conclusioni

Sulla base dei risultati ottenuti nel presente studio, l’utilizzo dei mini impianti per la stabilizzazione della protesi determina un tasso di successo simile a quello degli impianti classici. Poiché il successo è correlato alla stabilità primaria, è possibile stimare in modo piuttosto affidabile il tasso di riuscita del trattamento già dopo aver determinato la stabilità primaria con la chiave dinamometrica subito dopo l’inserimento dell’impianto. Se i valori rilevati sono al limite dell’intervallo di tolleranza (≈ 35 Ncm), nel dubbio è consigliabile eseguire una ribasatura morbida. A seconda dei singoli casi, sarebbe altresì opportuno verificare la possibilità di inserire un ulteriore mini impianto per assicurare una migliore stabilizzazione. Potendo scegliere, è consigliabile un impianto leggermente più grande, cioè un impianto da 2,1 mm invece che da 1,8 mm o il modello MDI Hybrid con diametro da 2,9 mm invece che da 2,4 mm.

Ovviamente vanno fissate visite di follow-up ravvicinate, soprattutto per poter seguire tempestivamente l’osteointegrazione programmata. Il trattamento non è comunque da considerarsi completato dopo sei mesi; generalmente si osserva infatti un ulteriore significativo miglioramento nei sei mesi successivi.

Dott.ssa specialista in odontostomatologia Henriette Lerner

1990 Laurea in odontoiatria (Università di Medicina e Farmacia “Victor Babes” di Timişoara)
1990-1993 Specializzazione in Chirurgia orale presso l’Academy for Advanced Dental Training di Karlsruhe.
1995 Tirocinio presso la Goldman School of Dental Implantology/Boston, Massachussets.
1998 Specialista presso la società tedesca di implantologia dentale (Deutsche Gesellschaft für Zahnärztliche Implantologie, DGZI).
2004 Esperta di implantologia della società tedesca di implantologia orale (Deutsche Gesellschaft für Orale Implantologie, DGOI).
2006-2007 Specializzazione in chirurgia dento-alveolare, Dott.ssa specialista in odontostomatologia Henriette Lerner (Università “Carol Davila” di Bucarest).
2006 Pratica presso il Centro Videnti di Implantologia ed Estetica, Baden-Baden.
Membro di: DGOI; ICOI; EAO; ASA DGÄZ; DGZMK; BDO; EFOSS.
Competenza nazionale e internazionale nel campo dell’estetica correlata a implantologia, implantologia mini-invasiva, implantologia tradizionale, tecniche aggiuntive avanzate. .

Follow-up a un anno sul mantenimento del livello osseo associato all’utilizzo di impianti platform switching – Ningxia Med J Dec. 2017

Written by feRKzzCTo0 on . Posted in Century-Gtr, Implantologia Convenzionale, Pubblicazioni Scientifiche, Rigenerazione Ossea

Ningxia Med J, Dec. 2017, Vol 39, No. 12

Follow-up a un anno sul mantenimento del livello osseo associato all’utilizzo di impianti platform switching

Jianlin Chen, Yuanjie Cao, Lili Shan, Yan Li, Li Ma, Na Wang, Xiuyu Wu Author’s
Unit: Department of Stomatology, Lingwu People’s Hospital, Ningxia

Estratto

Obiettivo L’obiettivo della ricerca è di osservare e valutare l’applicazione clinica del sistema implantare Esthetic Line [EL] (C-Tech, Bologna, Italia). L’impianto EL presenta una topografia superficiale ottenuta mediante sabbiatura e mordenzatura acida (SLA) e una connessione cono-morse.

Metodi Sono stati selezionati 35 pazienti con uno o più denti mancanti ed è stato posizionato un totale di 60 impianti EL adottando un protocollo di impianto monofasico (non sommerso) o un protocollo bifasico (sommerso). Nei casi opportuni, il secondo stadio chirurgico è stato effettuato da 2 a 4 mesi dopo l’impianto. Successivamente sugli impianti EL è stato eseguito il restauro permanente su un periodo di tempo da 2 a 4 settimane. Per valutare il successo clinico sono stati effettuati esami clinici e analisi mediante imaging.

Risultati L’osteointegrazione ha avuto buon esito in tutti i 60 impianti e il follow-up a un anno ha evidenziato un tasso di ritenzione del 100% e nessuna reazione avversa nell’ospite. L’altezza dell’osso mesiale e distale è stata registrata il giorno dell’intervento, all’inserimento della protesi permanente e dopo che gli impianti erano stati sottoposti a carico funzionale per 12 mesi. I valori dell’altezza dell’osso mesiale erano rispettivamente (0, 35 ± 0, 49) mm, (0, 18 ± 0, 44) mm e (0, 25 ± 0, 36) mm. I valori dell’altezza dell’osso distale erano rispettivamente (0, 20 ± 0, 49) mm, (0, 08 ± 0, 45) mm e (0, 15 ± 0, 38) mm. Nel primo anno di carico funzionale dell’impianto, l’assorbimento totale dell’osso mesiale è stato di (- 0, 11 ± 0, 38) mm e la distanza era pari a (- 0, 07 ± 0, 31) mm; Non si è osservata alcuna differenza significativa negli indici ematici tra i tre mesi pre-operatori e quelli post-operatori (P <0, 05).

Conclusione Il design dell’impianto EL che combina una sezione a pareti parallele con cono apicale, spalla smussata, platform switching, connessione cono-morse abbinata ad una superficie SLA e un sofisticato design morfologico a doppio filetto, contribuisce con tutte queste caratteristiche al successo del trattamento.

Parole chiave Italia; C – Tech Esthetic Line [EL] implant; implant design; trattamento superficie; Morse-locking.

In tempi recenti, l’evoluzione delle tecniche implantari, unita agli sviluppi nel design implantare e nelle tecniche di restauro, ha creato una maggiore accettazione del trattamento implantare da parte della maggior parte dei pazienti. Il reparto di Stomatologia del nostro ospedale ha adottato il sistema implantare Esthetic Line [EL] (C-Tech, Bologna, Italia) per utilizzarlo presso la nostra clinica. È stato avviato uno studio dei risultati clinici di 60 impianti EL inseriti in 35 pazienti.

Conclusioni

Riassumendo, il design innovativo dell’impianto Esthetic Line, con il suo design sequenziale della filettatura, i microfiletti per preservare l’osso in corrispondenza del colletto, la sofisticata filettatura automaschiante a doppia spira preserva la struttura ossea e aumenta il contatto osso-impianto. Il tutto è abbinato a un trattamento superficiale SLA, una combinazione composta da spalla smussata con design platform switching e una connessione cono-morse per renderlo sicuro ed efficace nell’applicazione clinica. Il limite di questo studio è il numero relativamente ridotto di casi arruolati, solo 30 impianti su 35 pazienti sono stati oggetto del follow-up a 12 mesi. Un’analisi più precisa dell’effetto clinico richiede un’osservazione clinica retrospettiva e prospettica a lungo termine e una ricerca su campioni di dimensioni maggiori.

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Aspetti di morfologia orale come fattori decisionali nell’overdenture su mini impianti – Romanian Journal of Morphology and Embryology • 2010, 51(2):309–314

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Romanian Journal of Morphology and Embryology • 2010, 51(2):309–314

Aspetti di morfologia orale come fattori decisionali nell’overdenture su mini impianti

Elena Preoteasa, Marina MeleŞcanu-imre, Cristina Teodora Preoteasa Dipartimento di Diagnosi Orale ed Ergonomia Università di Medicina e Farmacia “Carol Davila” di Bucarest, Romania, Mihaela Marin Department di Prostodonzia, Henriette Lerner Studio privato, Baden Baden, Germany

Estratto

Valutazione di alcuni aspetti morfologici orali percepiti come fattori decisionali nel trattamento dell’edentulia totale mediante overdenture su mini impianti. Pazienti, materiale e metodi: È stato condotto uno studio osservazionale su un campione di 24 pazienti (età media 61 anni) con metodi clinici e imaging. Sono state considerate le seguenti variabili: età, sesso, stato della mucosa alveolare, offerta ossea, caratteristiche dei mini impianti, coppia di inserimento e tipo di carico. Risultati: Sono stati applicati 117 mini impianti. Conclusioni: L’overdenture su mini impianti può essere un’alternativa alla protesi convenzionale e all’overdenture implantare convenzionale. I suoi vantaggi derivano dalle caratteristiche degli impianti (diametro minore, lunghezza variabile, sistema di ritenzione con O-ring), che si adatta meglio alle particolari condizioni legate all’edentulia. La tecnica di inserimento comporta un minore trauma chirurgico. La scelta di dimensioni, numero, topografia e metodo di carico degli impianti è estremamente variabile, a seconda delle caratteristiche anatomiche (offerta ossea, mucosa e rapporto con le strutture anatomiche adiacenti), delle caratteristiche funzionali e dei desideri dei pazienti.

Conclusioni

L’overdenture su mini impianti dentali può essere un trattamento alternativo sia alla protesi convenzionale che all’overdenture implantare convenzionale nei pazienti completamente edentuli.

I vantaggi di questo tipo di trattamento derivano dalle caratteristiche di questo tipo di impianto (diametro ridotto, lunghezza variabile, sistema di ritenzione con O-ring), che si adatta meglio alle particolari condizioni morfologiche presenti nei pazienti completamente edentuli. Inoltre, l’inserimento degli impianti comporta una trauma chirurgico minore, il che è un aspetto vantaggioso nel contesto di uno quadro generale solitamente di non buone condizioni.

Per procedere ed effettuare il trattamento è necessaria un’attenta valutazione tramite metodi clinici, imaging e di laboratorio. Spesso si riscontrano alcune condizioni sfavorevoli all’inserimento dell’impianto e un alto grado di difficoltà del trattamento. Queste problematiche (caratteristiche morfologiche e funzionali legate allo stato generale di salute, all’età, al sesso, ecc.) devono essere messe in correlazione con le caratteristiche degli impianti, al fine di decidere le caratteristiche specifiche del trattamento dal punto di vista chirurgico e protesico. Lunghezza, diametro, numero, topografia e metodo di carico degli impianti possono variare notevolmente, a seconda dell’offerta ossea a livello quantitativa (larghezza della cresta e altezza dell’osso) e qualitativo (densità ossea), delle caratteristiche funzionali e dei desideri del paziente.

Questo tipo di trattamento ha un costo inferiore rispetto all’overdenture su impianti convenzionali grazie al minor costo dei mini impianti e anche grazie all’utilizzo, generalmente, della sola radiografia panoramica come tecnica di imaging (la tomografia computerizzata è di aiuto, ma non essenziale nella maggior parte dei casi). Inoltre, eliminando alcuni interventi chirurgici, eliminiamo anche i rispettivi costi. D’altra parte, i benefici connessi a migliore stabilità, funzionalità e adattamento vengono rapidamente percepiti dal paziente, aumentandone il livello di soddisfazione.

Grazie alla tecnica relativamente semplice, meno traumatica, ma con benefici che vengono percepiti rapidamente, l’overdenture su mini impianti può essere il trattamento alternativo di elezione per pazienti completamente edentuli.

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Emerging Trends in Oral Health Sciences and Dentistry – 2015 – Overdenture su impianti dentali di diametro ridotto e mini impianti

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Emerging Trends in Oral Health Sciences and Dentistry • 2015

Overdenture su impianti dentali di diametro ridotto e mini impianti

https://www.intechopen.com/books/emerging-trends-in-oral-health-sciences-and-dentistry/narrow-diameter-and-mini-dental-implant-overdentures
Elena Preoteasa Department of Prosthodontics, Faculty of Dental Medicine, Carol Davila University of Medicine and Pharmacy, Bucharest, Romania, Marina Imre, Department of Prosthodontics, Faculty of Dental Medicine, Carol Davila University of Medicine and Pharmacy, Bucharest, Romania Henriette Lerner, Private Practice, Baden-Baden, Germany Ana Maria Tancu Department of Prosthodontics, Faculty of Dental Medicine, Carol Davila University of Medicine and Pharmacy, Bucharest, Romania and Cristina Teodora Preoteasa, Department of Oral Diagnosis, Ergonomics, Scientific Research Methodology, Faculty of Dental Medicine, Carol Davila University of Medicine and Pharmacy, Bucharest, Romania

Introduzione

Le protesi totali rappresentano nella maggior parte dei casi una sfida per il medico. La complessità di questa malattia è spesso associata a problemi di salute generali, ma anche al fenomeno fisiologico dell’invecchiamento che rende il trattamento più difficile. I pazienti completamente edentuli, di solito anziani, spesso sono insoddisfatti della funzionalità delle protesi convenzionali, soprattutto di quelle mandibolari, lamentandone l’instabilità, la scarsa ritenzione e il disagio durante l’utilizzo. Le protesi mascellari e mandibolari complete costituiscono il trattamento standard per l’edentulia totale da oltre un secolo. Se i portatori di protesi mascellari complete tollerano meglio la protesi completa, viste le migliori condizioni per quanto riguarda supporto, ritenzione e stabilità, la tolleranza della protesi mandibolare generalmente è inferiore. L’instabilità relativamente frequente della protesi mandibolare, la scarsa ritenzione e il conseguente disagio hanno dato spunto all’idea di posizionare l’overdenture su 2 impianti come prima alternativa di trattamento per l’edentulia mandibolare completa (secondo le dichiarazioni di consenso di McGill e York) [2, 3, 4].

Concetto di overdenture implantare

Come concetto di trattamento, le overdenture implantari si ispirano alle overdenture, utilizzando gli impianti dentali invece delle radici dentali. Gli impianti dentali utilizzati per le overdenture implantari sono realizzati in lega ad alta resistenza (TiAl-V) con buona biocompatibilità in diversi design e dimensioni che mirano a soddisfare le esigenze protesiche in base alle particolarità del cavo orale e ai limiti clinici dell’esecuzione. I primi impianti introdotti nella prassi dentistica sono stati quelli a diametro standard, di circa 3,75 mm. In seguito il diametro è stato aumentato e ridotto (stretto), oscillando tra i 3 e i 6 mm. Successivamente sono comparsi i mini impianti a design monopezzo per overdenture implantari (IMTEC, poi 3MESPE), con diametri di 1,8 mm, 2,1 mm e 2,4 mm. Le overdenture su impianti a diametro ridotto (NDIO) rappresentano una categoria di impianti che unisce caratteristiche di impianti convenzionali e mini impianti, con diametri tra 3 e 3,5 mm e lunghezze variabili (10-18 mm), suddivisa in due sottogruppi distinti, ovvero il design a due pezzi (ad es. impianti Seven Narrow Line, MIS Implants Technologies Inc. 18-00 Fair Lawn Ave. Fair Lawn, NJ 07410, STATI UNITI, mini Sky 2, Bredent Medical GmbH & Co, Germania, impianto Straumann, Straumann Group SIX: STMN, Basilea, Svizzera) e quello monopezzo (ad es. impianti uno line, MIS). Gli impianti a due pezzi a diametro ridotto possono essere utilizzati come impianti convenzionali (con carico ritardato) o come mini impianti monopezzo (con protocollo di carico immediato). A seconda delle particolarità anatomiche, funzionali e protesiche del caso specifico, è possibile ridurre il numero di impianti dentali utilizzati, in modo simile a quanto accade con gli impianti convenzionali (ad esempio, due impianti stretti per l’overdenture mandibolare). Le overdenture su mini impianti (MDIO) utilizzano prevalentemente impianti dentali monopezzo (miniSky1, Bredent, MDI 3MESPE) con diametri compresi tra 1,8 mm e 3 mm e lunghezze variabili (10 mm-18 mm), che richiedono un unico intervento chirurgico per inserire l’impianto, seguito dall’applicazione della protesi nel corso della stessa seduta, con materiale morbido nell’area del sito (carico progressivo) o dal fissaggio delle matrici nella base della protesi (carico immediato). Nel novero dei mini impianti, quelli con un diametro compreso tra 2,7 e 3 mm sono classificati come impianti ibridi, che a volte presentano il design a due pezzi e possono essere utilizzati come impianti dentali a diametro ridotto (ad esempio, due impianti a diametro ridotto per l’overdenture mandibolare). Le caratteristiche principali delle overdenture su impianti dentali con diametro inferiore a quello convenzionale, considerando le rispettive tre categorie principali in base al diametro, sono sintetizzate nella tabella 1. La decisione di utilizzare un CDIO, NDIO o MDIO come trattamento per l’edentulia completa parte dal riconoscimento delle preferenze e delle aspettative del paziente, nei limiti dello stato di salute sistemica e orale. Nelle alterazioni sistemiche con indicazioni di chirurgia limitata o che influiscono negativamente sul processo di guarigione, gli NDIO e MDIO sono più indicati del CDIO grazie alla loro ridotta invasività. Le particolarità del cavo orale, come le condizioni anatomiche (qualità e quantità dell’osso, forma della cresta alveolare, classe scheletrica), lo spessore e lo stato di salute della mucosa orale (ad esempio, stomatite da protesi, candidosi), lo spazio disponibile per la protesi (soprattutto per quanto riguarda la dimensione verticale, considerato lo spazio necessario per il moncone, gli attacchi e lo spessore della protesi, al fine di evitarne la rottura) dovrebbero essere presi tutti in considerazione nella scelta tra le alternative impianto-protesiche.

Conclusioni

La stabilizzazione della protesi convenzionale con mini impianti dentali o impianti a diametro ridotto è vantaggiosa soprattutto per gli anziani, considerando il miglioramento ottenuto tramite un intervento chirurgico relativamente facile, con costi di trattamento contenuti. In questo contesto, per la stabilizzazione della protesi mandibolare si possono utilizzare 4 mini impianti o 2 impianti ibridi/a diametro ridotto. Il successo del trattamento è strettamente correlato al riconoscimento delle particolarità anatomiche e funzionali del paziente, alla rigorosa pianificazione ed esecuzione della fase protesica e chirurgica, nonché alla garanzia di un’adeguata manutenzione. Considerando che l’edentulia è e molto probabilmente resterà una condizione medica frequente, prevalentemente presente negli anziani, le overdenture MDIO e NDIO, tramite i loro parametri specifici, con il passare del tempo potrebbero sostituire le protesi totali e divenire il trattamento alternativo più utilizzato.

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Implant Practice – February 2009 Volume 2 Number 1 – Implantologia con invasività minima con impianti di piccolo diametro

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Implant Practice • February 2009 Volume 2 Number 1

Implantologia con invasività minima con impianti di piccolo diametro

Henriette Lerner

Cosa sono i mini impianti?

Nella nostra professione, l’obiettivo più alto è concretizzare i desideri dei pazienti. Il più grande desiderio del nostro paziente è sempre la sostituzione veloce e indolore dei suoi denti mancanti o la stabilizzazione della protesi. Una riabilitazione veloce, stabile ed estetica del sistema dento-facciale del paziente è l’obiettivo primario di ogni dentista.

All’epoca, il carico immediato non era nemmeno all’orizzonte, i mini impianti venivano utilizzati per la stabilizzazione di una struttura provvisoria per il tempo necessario all’osteointegrazione degli impianti convenzionali. Quei mini impianti avevano un diametro che andava da 1.8 mm a 3.3 mm. Questo impianto è stato sviluppato anche con una piccola sfera in cima che può essere integrata come innesto per una protesi o per fissare un ponte provvisorio. Per scoprire gli impianti standard, si è scoperto che circa il 50% dei mini impianti si era effettivamente integrato o incollato all’osso. Per aumentare il tasso di successo, il disegno di impianto è stato migliorato per seguire le norme dell’osteointegrazione e il protocollo di inserimento è stato modificato per fornire agli impianti la stabilità primaria necessaria per il carico occlusale immediato.

Indicazione per l’inserimento

L’indicazione generale per l’inserimento di impianti a diametro ridotto sono creste che a causa del riassorbimento diventano inadeguate per l’inserimento di impianti di diametro standard: bucco-linguale <5 mm, mesiodistale <5 mm o entrambe. L’indicazione assoluta si ha nei casi in cui il paziente non desidera una riabilitazione per aumento osseo o essa non è indicata dal punto di vista medico.
a) Archi edentuli L’indicazione per la mascella inferiore è un impianto di 1,8-2,1 mm di diametro. Per l’inserimento di un impianto con diametro di 1,8-2,1 mm servono un’altezza ossea di 10 mm e una larghezza ossea di 3 mm. Per la mascella superiore l’impianto consigliato misura 2,4 mm di diametro. Saranno necessarie una larghezza ossea di 4 mm e un’altezza ossea di 10 mm.
b) ) Ripristino di corona singola La seconda indicazione è l’inserimento di un mini impianto in uno spazio di piccole dimensioni, per sostituire un dente anteriore o un premolare, in situazioni in cui l’impianto di diametro standard è controindicato o non è possibile. Un piccolo spazio della dimensione mesiodistale di 5 mm può essere sostituito con un impianto di 2,4 mm e una corona se le considerazioni estetiche lo consentono.

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International Journal of Implant Dentistry – Agosto 2017 – Investigation of peri-implant tissue conditions and peri-implant tissue stability in implants placed with simultaneous augmentation procedure: a 3-year retrospective follow-up analysis of a newly developed bone level implant system

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International Journal of Implant Dentistry • Agosto 2017

Indagine sulle condizioni dei tessuti perimplantari e sulla stabilità dei tessuti perimplantari in impianti posizionati con simultaneo intervento additivo: analisi retrospettiva di follow-up su 3 anni di un impianto a livello osseo di recente sviluppo

Jonas Lorenz University Hospital Frankfurt · Department of oral, maxillofacial and plastic surgery, Henriette Lerner HL DENTCLINIC, Robert A. Sader Goethe-Universität Frankfurt am Main · Center of Stomatology
and Shahram Ghanaati Goethe University of Frankfurt/Main; Universitätsmedizin der Johannes Gutenberg-Universität Mainz · Department for Oral, Craniomaxillofacial and Facial Plastic Surgery; Institute of Pathology

Lo scopo della presente analisi retrospettiva è stato di valutare le condizioni dei tessuti perimplantari e documentare la stabilità dei tessuti perimplantari in impianti C-Tech posizionati simultaneamente con un intervento additivo GBR (Guided Bone Regeneration, rigenerazione ossea guidata).

È stato analizzato clinicamente e radiologicamente un totale di 47 impianti, posizionati simultaneamente con una procedura GBR (Guided Bone Regeneration, rigenerazione ossea guidata) con un materiale osseo sintetico sostitutivo in 20 pazienti, almeno 3 anni dopo il carico.

L’analisi di follow-up ha rivelato un tasso di sopravvivenza del 100% e tassi medio-bassi di profondità di sondaggio (2,7 mm) e BOP (indice di sanguinamento) (30%). Il PES (punteggio estetica rosa) medio era di 10,1 dal valore massimo di 14.
Non erano presenti difetti perimplantari manifesti, e la perdita ossea media è stata di 0,55 mm.

In conclusione, gli impianti inseriti in combinazione con una procedura GBR (Guided Bone Regeneration, rigenerazione ossea guidata) possono raggiungere risultati funzionalmente stabili ed esteticamente soddisfacenti a lungo termine per la sostituzione di denti mancanti in caso di atrofia della cresta alveolare.

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Dentista Moderno, Italia – Ottobre 2016 – Follow-up a due anni della salute dei tessuti perimplantari e della stabilità ossea di una serie di casi con inserimento immediato post estrattivo di un sistema implantare a livello osseo di recente sviluppo.

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Dentista Moderno, Italia • Ottobre 2016

Follow-up a due anni della salute dei tessuti perimplantari e della stabilità ossea di una serie di casi con inserimento immediato post estrattivo di un sistema implantare a livello osseo di recente sviluppo.Prima relazione

Jonas Lorenz University Hospital Frankfurt · Department of oral, maxillofacial and plastic surgery, Henriette Lerner HL DENTCLINIC, Robert A. Sader Goethe-Universität Frankfurt am Main · Center of Stomatology
and Shahram Ghanaati Goethe University of Frankfurt/Main; Universitätsmedizin der Johannes Gutenberg-Universität Mainz · Department for Oral, Craniomaxillofacial and Facial Plastic Surgery; Institute of Pathology

Introduzione
Gli impianti dentali sono diventati una modalità di trattamento affidabile e prevedibile in odontoiatria per sostituire il dente e la protesi in caso di edentulia. Pertanto, la salute orale, la forma, la funzione, la masticazione, l’articolazione e l’estetica dell’apparato stomatognatico possono essere ripristinate con un tasso di successo pluriennale superiore al 90% nel caso di impianti posizionati in pazienti completamente edentuli, o parzialmente edentuli.
Per il successo di un impianto nel lungo termine è necessario soddisfare alcuni requisiti specifici di natura tecnica e costruttiva. Un ulteriore fattore essenziale per la stabilità a lungo termine del tessuto osseo perimplantare e per garantire un impianto dentale esteticamente e funzionalmente adeguato è la stabilità della connessione impianto-moncone, è inevitabile che si crei uno spazio o micro-gap tra l’impianto e il moncone; ciò nonostante, si può rilevare un micro-gap inferiore se il design è dotato di una connessione conica a Cone Morse e di platform switching, che trasferiscono il micro-gap davanti all’asse impianto e riducono il micro-movimento. Perciò, il pompaggio del liquido sulculare e, di conseguenza, la perdita ossea crestale può essere ridotta, anche quando l’impianto è inserito sotto cresta (sub-crestale).

Lo scopo della serie di casi presentata é descrivere, per la prima volta, i risultati clinici e radiologici successivi a due anni di posizionamento immediato di 50 impianti con un nuovo sistema implantare a superficie sabbiata ed acidificata e connessione Cone Morse.

Durante il periodo medio di osservazione di due anni, nessuno degli impianti ha presentato fallimenti, infezioni acute o perimplantite. Tutti gli impianti hanno presentato una quantità sufficiente di tessuto molle perimplantare cheratinizzato, ridotti tassi di profondità di sondaggio (2,25 mm in media) e una buona presenza di BOP (34%). Dopo due anni di carico, Il livello osseo perimplantare era stabile e con una perdita ossea media pari a 0,83 mm.

Su un tempo di osservazione medio di due anni, l’impianto considerato, con posizionamento immediato a livello osseo, superficie ruvida e connessione conica, ha dimostrato di preservare lo stato di salute dei tessuti perimplantari molli e duri. I parametri analizzati risultano conformi o migliori rispetto a indagini comparabili riportate nella letteratura internazionale.
Questa sezione contiene articoli pubblicati sulle più importanti riviste scientifiche di settore medico/ implantologico. I redattori sono dottori di fama internazionale che si occupano prevalentemente di chirurgia implantare e di chirurgia ossea ricostruttiva e rigenerativa. I casi presi in esame sottolineano la stabilità nel lungo periodo degli impianti C-Tech-Implant grazie all’innovativa connessione cono-morse di cui sono dotati. Sono comprese applicazioni e analisi pratiche di tutte le nostre linee implantari quali monoblocco, a diametro ridotto e mini impianti. Attraverso queste pubblicazioni è possibile esaminare casi reali di patologie trattate attraverso prodotti specialistici di ultima generazione.


 

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